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      - Ma guardate che insolenza! Gli farò un processo a questo mascalzone, a questa canaglia..... È venuto il proto? Fate venir qui tutti i compositori!... Ne hanno già dato l'ordine?... Ma figuratevi un po' quel che avverrà adesso!.... Tutta la stampa ne parlerà..... Sarà uno scandolo... in tutta la Russia!... No, non lascerò passare la cosa liscia, potete esserne certi!.. Che canaglia!
      E colle braccia alzate al di sopra della testa, tenendo ancora il foglio spiegazzato fra le mani, il redattore si fermò in quella posizione, come se avesse voluto avvolgersi il capo nel giornale e mettersi così al sicuro contro lo scandalo previsto.
      - Ma incominciate col trovare il colpevole... consigliò l'amministratore con tono asciutto.
      - Sì... sicuro che lo troverò, signor mio! Altro che lo troverò!
      Ricominciò a correre per la sala, stringendosi ora la gazzetta al seno, ora stiracchiandola con rabbia.
      - E dopo averlo trovato, lo metterò alla porta!... Ebbene?... e questo proto non viene mai? Ah! ah! eccoli qui! ... Favorite, signori, favorite pure!... Ah ah!.. Gli umili comandanti dei soldatini di piombo!.. Ah! ah!... Sfilate, signori miei, sfilate!
      L'uno dopo l'altro, tutti i compositori entravano nella sala. Sapevano già di che cosa si trattava, ed ognuno era già pronto alla sua parte di accusato; perciò i loro visi sporchi dalla polvere di piombo erano tutti come congelati in un eguale immobilità. Si aggrupparono tutti in un angolo della sala, ed il redattore-capo si fermò davanti ad essi, con le braccia ed il giornale dietro la schiena.


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Il burlone - L'angoscia
di Maksim Gor'kij
Salvaore Romano Editore
1906 pagine 99

   





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