Pagina (45/299)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La rinascita del «diritto romano», cioè, della codificazione bizantina del metodo romano di risolvere le quistioni di diritto, coincide con l'affiorare di un gruppo sociale che vuole una «legislazione» permanente, superiore agli arbitri dei magistrati (movimento che culmina nel «costituzionalismo») perché solo in un quadro permanente di «concordia discorde», di lotta entro una cornice legale che fissi i limiti dell'arbitrio individuale, può sviluppare le forze implicite nella sua funzione storica.
     
     
      [La cultura nell'alto Medioevo.] Alto medioevo (fase culturale dell'avvento del Mediolatino). Confrontare la Storia della letteratura latina cristiana di A. G. Amatucci (Laterza, Bari). A pp. 343-44 l'Amatucci scrivendo di Cassiodoro, dice: «... Senza scoprirvi nulla, ché non era talento da far scoperte, ma dando uno sguardo al passato, in mezzo a cui ergevasi gigantesca la figura di Gerolamo», Cassiodoro «affermò che la cultura classica, la quale per lui voleva dire cultura romana, doveva essere il fondamento di quella sacra, e questa avrebbe dovuto acquistarsi in pubbliche scuole». Papa Agapito (535-36) avrebbe attuato questo programma se non ne avesse avuto impedimento dalle guerre e dalle lotte di fazione che devastavano l'Italia. Cassiodoro fece conoscere questo programma nei due libri di Istitutiones e lo attuò nel «Vivarium», il cenobio da lui fondato presso Squillace.
      Un altro punto da studiare è l'importanza avuta dal monachesimo nella creazione del feudalesimo. Nel suo volume San Benedetto e l'Italia del suo tempo (Laterza, Bari, pp.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura
di Antonio Gramsci
pagine 299

   





Medioevo Alto Mediolatino Storia Amatucci Laterza Bari Amatucci Cassiodoro Gerolamo Cassiodoro Agapito Italia Istitutiones Squillace San Benedetto Italia Laterza Bari