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      2.80, recensito nel «Giornale degli Economisti» del gennaio del 1931. Lo Hedden prende in esame l'approvvigionamento di alcune città degli Stati Uniti, specialmente di New York.
     
     
      Corrispondenti dall'estero. Confrontare altra nota in proposito nella rubrica Riviste-tipo. In essa si accennava ai collaboratori stranieri di riviste italiane. Il tipo del «corrispondente dall'estero» di un quotidiano è qualcosa di diverso, tuttavia alcune osservazioni dell'altra nota sono valide anche per questa attività. Intanto non bisogna concepire il corrispondente dall'estero come un puro reporter o trasmettitore di notizie del giorno per telegramma o per telefono, cioè una integrazione delle agenzie telegrafiche. Il tipo moderno piú compiuto di corrispondente dall'estero è il pubblicista di partito, il critico politico che osserva e commenta le correnti politiche piú vitali di un paese straniero e tende a diventare uno «specialista» sulle quistioni di quel dato paese (i grandi giornali perciò hanno «uffici di corrispondenza» nei diversi paesi, e il capo ufficio è lo «scrittore politico», il direttore dell'ufficio). Il corrispondente dovrebbe mettersi in grado di scrivere, entro un tempo determinato, un libro sul paese dove è mandato per risiedervi permanentemente, un'opera completa su tutti gli aspetti vitali della sua vita nazionale ed internazionale. (Altro è il corrispondente viaggiante che va in un paese per informare su grandi avvenimenti immediati che vi si svolgono).
      Criteri per la preparazione e la formazione di un corrispondente: 1) Giudicare gli avvenimenti nel quadro storico del paese stesso e non solo con riferimento al suo paese d'origine.


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Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura
di Antonio Gramsci
pagine 299

   





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