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      (Esempio degli Scampoli di G. M. Serrati che, a loro modo, erano una rassegna della stampa: molto letti, forse la prima cosa che il lettore cercava ogni giorno, sebbene non fossero sistematici e non sempre di un alto livello intellettuale; le Opinioni del Missiroli nel «Resto del Carlino» e nella «Stampa» - in volume - cosí la rubrica del Fromboliere del «Popolo d'Italia» la Dogana in «Critica Fascista», la Rassegna della Stampa nell'«Italia Letteraria»).
     
     
      La cronaca giudiziaria. Si può osservare che la cronaca giudiziaria dei grandi giornali è redatta come un perpetuo «Mille e una notte» concepito secondo gli schemi del romanzo d'appendice. C'è la stessa varietà di schemi sentimentali e di motivi: la tragedia, il dramma frenetico, l'intrigo abile e intelligente, la farsa. Il «Corriere della Sera» non pubblica romanzi d'appendice: ma la sua pagina giudiziaria ne ha tutte le attrattive, con in piú la nozione, sempre presente, che si tratta di fatti veri.
     
     
      Rubriche scientifiche. Il tipo italiano del giornale quotidiano è determinato dall'insieme delle condizioni organizzative della vita culturale nel paese: mancanza di una vasta letteratura di divulgazione, sia attraverso il libro che la rivista. Il lettore del giornale vuole perciò trovare nel suo foglio un riflesso di tutti gli aspetti della complessa vita sociale di una nazione moderna. È da rilevare il fatto che il giornale italiano, relativamente meglio fatto e piú serio che in altri paesi, abbia nel paese trascurato l'informazione scientifica, mentre esisteva un corpo notevole di giornalisti specializzati per la letteratura economica, letteraria ed artistica.


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Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura
di Antonio Gramsci
pagine 299

   





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