Pagina (270/299)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      (sic). Deve obbedire al primo, MA DEVE UBBIDIRE ANCHE AGLI ALTRI, voglia o non voglia. E gli equilibri che si formano tra l'impulso del primo e di questi altri, per la risultante dell'azione, riescono diversissimi, seconda una infinità di circostanze, che fanno giocare piú l'uno che l'altro dei sentimenti incitanti. In una mandria di porci il sopravvento rimane al sentimento della fame, in una popolazione di uomini, ben diversamente, poiché hanno anche altre cure all'infuori di quella d'ingrassare. Nell'uomo stesso l'equilibrio si diversifica secondo le disposizioni che poterono farsi in lui, e quindi, col sentimento della fame, il ladro ruba e il galantuomo invece lavora: avendo quanto gli occorre per soddisfare alla fame, l'avaro cerca anche il non necessario, e il filosofo se ne contenta e dedica la sua opera alla scienza. L'antagonismo poi può esser tale, che riescono in prevalenza i sentimenti che sono diversi da quelli della fame, fino a farli tacere affatto, fino a sopportare di morire, ecc. ecc. (sic). La forza, onde è ed agisce l'animale, è quella della natura, che lo investe e lo sforza ad agire in sensi multiformi, trasformandosi variamente nel suo organismo. Poniamo che sia la luce del sole, alla quale si dovrebbe ridurre la concezione materialistica della storia, anziché alla ragione economica. Alla luce del sole, intesa in modo, che anche ad essa si possa riferire il fatto della idealità impulsiva dell'uomo». (Fine).
      Il brano è stato pubblicato la prima volta in un numero unico (forse stampato dal «Giornale d'Italia») a beneficio della Croce Rossa, nel gennaio 1915. È interessante non solo per dimostrare che l'Ardigò non si era preoccupato mai di informarsi direttamente sull'argomento trattato e non aveva letto che qualche articolo strafalcionesco di qualche periodichetto, ma perché serve a documentare le strane opinioni diffuse in Italia sulla «quistione di ventre». Perché poi solamente in Italia era diffusa questa strana interpretazione «ventraiolesca»? Essa non può non essere connessa ai movimenti per la fame, ma cosí l'accusa di «ventraiolismo» è piú umiliante per i dirigenti che la facevano che per i governati che soffrivano realmente la fame.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura
di Antonio Gramsci
pagine 299

   





Italia Croce Rossa Ardigò Italia Italia