Pagina (285/299)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Della quarte parte, adibita alla concentrazione delle merci, circa la metà è impiegata nella produzione delle macchine, sicché, a somme fatte, di tutto l'enorme sviluppo meccanico che opprime il mondo col peso del suo acciaio, non altro che un ottavo dei cavalli installati viene impiegato nella produzione dei manufatti e delle sostanze alimentari» (p. 205, del libro).
      «L'italiano, temperamento asistematico, geniale, creatore, avverso alle razionalizzazioni, non può adattarsi a quella metodicità della fabbrica, in cui solo è riposto il rendimento del lavoro in serie. Che anzi, l'orario di lavoro diviene per lui puramente nominale per lo scarso rendimento ch'egli dà in un lavoro sistematico. Spirito eminentemente musicale, l'italiano può accompagnarsi col solfeggio nel lavoro libero, attingendo da tale ricreazione nuove forze ed ispirazioni. Mente aperta, carattere vivace, cuore generoso, portato nella bottega... l'italiano può esplicare le proprie virtú creative, a cui, del resto, si appoggia tutta l'economia della bottega. Sobrio come nessun altro popolo, l'italiano sa attingere, nella indipendenza della vita di bottega, qualunque sacrifizio o privazione per far fronte alle necessità dell'arte, mentre mortificato nel suo spirito creatore dal lavoro squalificato della fabbrica, egli sperpera la paga nell'acquisto di un oblío e di una gioia che gli abbrevia l'esistenza» (p. 171 del libro).
      Nel piano intellettuale e culturale il libro del Fanelli corrisponde all'attività letteraria di certi poeti di provincia che ancora continuano a scrivere continuazioni, in ottava rima, della Gerusalemme Liberata e Vittoriosa (Conquistata), a parte certa mutria altezzosa e buffa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura
di Antonio Gramsci
pagine 299

   





Fanelli Gerusalemme Liberata Vittoriosa Conquistata