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      L'agnosticismo del Baratono non è altro che vigliaccheria morale e civile. Se fosse vero che un giudizio di merito sui contemporanei è impossibile per difetto di obbiettività e universalità, la critica dovrebbe chiudere bottega; ma Baratono teorizza solo la propria impotenza estetica e filosofica e la propria coniglieria.
      I futuristi. Un gruppo di scolaretti che sono scappati da un collegio di gesuiti, hanno fatto un po' di baccano nel bosco vicino e sono stati ricondotti sotto la ferula dalla guardia campestre.
      Novecentisti e strapaesani. Il Barocco e l'Arcadia adattati ai tempi moderni. (Il solito Malaparte che fu redattore capo del «900» di Bontempelli, divenne poco dopo il «caposcuola» degli strapaesani e il calabrone punzecchiatore di Bontempelli).
      Novecentismo di Bontempelli. Il manifesto scritto da Bontempelli per la rivista «900» non è altro che l'articolo di G. Prezzolini Viva l'artificio! pubblicato nel 1915 e ristampato a p. 51 della raccolta di articoli Mi pare... (Fiume, Edizioni Delta, 1925). Il Bontempelli non ha fatto che svolgere e illanguidire, meccanizzandoli, una serie di spunti contenuti nell'articolo del Prezzolini. La commedia Nostra Dea del 1925 è una meccanica estensione delle parole del Prezzolini stampate a pagina 56 di Mi pare... È da rilevare che l'articolo del Prezzolini è molto goffo e pedantesco: risente dello sforzo fatto dall'autore, dopo l'esperienza di «Lacerba» per diventare piú «leggero e brioso»: ciò che potrebbe essere espresso in un epigramma viene masticato e insalivato con molte smorfie tediose.


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Letteratura e vita nazionale
di Antonio Gramsci
pagine 573

   





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