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      Cosí ho da leggere abbondantemente per qualche tempo. Ti ringrazio della tua grande gentilezza, ma non vorrei abusare. Ti assicuro tuttavia che francamente mi rivolgerò a te ogniqualvolta avrò bisogno di qualcosa. Come puoi pensare, qui non c'è molto da spendere, anzi; mancano talvolta le possibilità di spendere, anche se la spesa è necessaria.
      La vita scorre senza novità e sorprese; unica preoccupazione è l'arrivo del vaporetto che non sempre riesce a fare le quattro corse settimanali (lunedí, mercoledí, venerdí, sabato) con grande dispiacere di ognuno di noi che aspetta sempre con ansia la corrispondenza. Siamo già una sessantina, dei quali 36 amici di località diverse; predominano relativamente i romani. Abbiamo già iniziato una scuola, divisa in vari corsi: 1° corso (1a e 2a elementare), 2° c. (3a elem.), 3° c. (4a -5a elem.), corso complementare, due corsi di francese (inferiore e superiore), un corso di tedesco. I corsi sono stabiliti in relazione alla coltura nelle materie che possono ridursi ad un certo corredo di nozioni esattamente determinabili (grammatica e matematica); perciò gli allievi dei corsi elem. frequentano le lezioni di storia e geografia del corso complementare, per esempio. Insomma, abbiamo cercato di contemperare la necessità di un ordine scolastico graduale col fatto che gli allievi, anche se talvolta semianalfabeti, sono intellettualmente sviluppati. I corsi sono seguiti con grande diligenza e attenzione. Con la scuola, che è frequentata anche da alcuni funzionari e abitanti dell'isola, abbiamo evitato i pericoli di demoralizzazione che sono grandissimi.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803