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      è vitale? volevo scrivertene, ma poi ho trascurato, per non parere troppo... infantile.
     
      14.
     
      8 gennaio 1927
     
      Mia carissima Julca,
      ho ricevuto le tue lettere del 20 e del 27 dicembre e la cartolina del 28 con la firma autentica di Delio. Ho cercato di scriverti diverse volte: non sono mai riuscito. Dalle tue lettere vedo che Tania te ne ha spiegato il motivo un po' puerile, è vero, ma tuttavia decisivo finora. Mi ero proposto di scrivere per te una specie di diario, una serie di quadretti su tutta la mia vita in questo periodo originale e sufficientemente interessante: lo farò indubbiamente. Voglio cercare di darti tutti gli elementi perché tu sia in grado di rappresentarti la mia vita nel suo complesso e nei particolari piú notevoli. Cosí tu dovrai fare per te. Mi piacerebbe tanto sapere quali rapporti si vanno sviluppando tra Delio e Giuliano: come Delio concepisce ed esprime la sua funzione di fratello maggiore e piú ricco di esperienza.
      Carissima Giulia, domanda al Bracco da quale mai fonte gli era giunta la notizia che io mi sia mai trovato in non buone condizioni di salute. In verità, non supponevo di avere un magazzino cosí fornito di forza fisica e di energia. Io e Bordiga non abbiamo mai sofferto nulla dal momento dell'arresto; tutti gli altri, chi in un modo chi in un altro, hanno subito crisi, talvolta gravissime, di nervi e tutte dello stesso genere. Nelle carceri di Palermo, il Molinelli, in una stessa notte, è svenuto tre volte durante il sonno cadendo in preda a convulsioni che duravano fino a 20 minuti, senza che fosse possibile chiamare nessuno.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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