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      Vedi: quando penso a tutte queste cose penso anche che Edmea non avrà questi ricordi da grande e che ciò influirà molto sul suo carattere, determinando in lei una certa mollezza e un certo sentimentalismo che non sono molto raccomandabili in questo tempo di ferro e di fuoco, nel quale viviamo. Siccome anche Edmea dovrà farsi la strada da sé, occorre pensare a rafforzarla moralmente, a impedire che essa vada crescendo circondata dai soli elementi della vita fossilizzata del paese. Penso che voi dovete spiegarle, con molto tatto, naturalmente, perché Nannaro non si occupi troppo di lei e pare la trascuri. Dovete spiegarle come suo padre non possa oggi ritornare dall'estero e come ciò sia dovuto al fatto che Nannaro, come me e molti altri abbiano pensato che le molte Edmee che vivono in questo mondo dovrebbero avere una fanciullezza migliore di quella che noi abbiamo trascorso e lei stessa trascorre. E dovete dirle, senza nessun sotterfugio, che io sono in prigione, cosí come suo padre è all'estero. Dovete, certamente, tenere conto della sua età e del suo temperamento ed evitare che la poveretta si affligga troppo, ma dovete anche dirle la verità e cosí accumulare in lei ricordi di forza, di coraggio, di resistenza ai dolori e alle traversie della vita.
      Carissima mamma, non devi preoccuparti per me e non devi pensare che io stia male. Per quanto è possibile, io sto bene. Ho una cella a pagamento, cioè un letto abbastanza buono: ho persino uno specchio per rimirarmi. Ricevo da una trattoria due pasti al giorno; al mattino prendo mezzo litro di latte.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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