Pagina (54/803)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Sono assillato (è questo fenomeno proprio dei carcerati, penso) da questa idea: che bisognerebbe far qualcosa «für ewig», secondo una complessa concezione di Goethe, che ricordo aver tormentato molto il nostro Pascoli. Insomma, vorrei, secondo un piano prestabilito, occuparmi intensamente e sistematicamente di qualche soggetto che mi assorbisse e centralizzasse la mia vita interiore. Ho pensato a quattro soggetti finora, e già questo è un indice che non riesco a raccogliermi, e cioè: 1° una ricerca sulla formazione dello spirito pubblico in Italia nel secolo scorso; in altre parole, una ricerca sugli intellettuali italiani, le loro origini, i loro raggruppamenti secondo le correnti della cultura, i loro diversi modi di pensare ecc. ecc. Argomento suggestivo in sommo grado, che io naturalmente potrei solo abbozzare nelle grandi linee, data l'assoluta impossibilità di avere a disposizione l'immensa mole di materiale che sarebbe necessaria. Ricordi il rapidissimo e superficialissimo mio scritto sull'Italia meridionale e sulla importanza di B. Croce?. Ebbene, vorrei svolgere ampiamente la tesi che avevo allora abbozzato, da un punto di vista «disinteressato», «für ewig». - 2° Uno studio di linguistica comparata! Niente meno. Ma che cosa potrebbe essere piú «disinteressato» e für ewig di ciò? Si tratterebbe, naturalmente, di trattare solo la parte metodologica e puramente teorica dell'argomento, che non è stata mai trattata completamente e sistematicamente dal nuovo punto di vista dei neolinguisti contro i neogrammatici.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Goethe Pascoli Italia Italia Croce