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      Lo farai? Me lo prometti? Vorrei accarezzarti: ti abbraccio teneramenteAntonio
     
      80.
     
      13 febbraio 1928
     
      Carissima Tania,
      ho saputo ieri che stai meglio e che forse potrai abbandonare tra breve la clinica. Sono molto contento della buona notizia, ma insisto perché ti curi senza aver fretta. Non devi illuderti che ormai la buona stagione e il bel tempo siano incominciati: io credo anzi che questo sia a Milano il peggiore periodo dell'anno, per gli improvvisi cambiamenti di temperatura; l'anno scorso ha nevicato per tutto marzo. Come passi il tempo? Hai libri da leggere? Io continuo a farmi fare le iniezioni: oggi farò la 20a; vedi come sono bravo!
      Mi è stata annunziata una tua lettera, che non ho però ancora ricevuto. La prima volta che verrai al colloquio devi essere proprio rimessa; voglio vederti in salute, altrimenti andrò terribilmente in collera e domanderò il permesso di tirarti i capelli di sopra la grata.
      Ti abbraccio teneramenteAntonio
     
      81.
     
      20 febbraio 1928
     
      Carissima Tania,
      ho ricevuto la tua lettera del 9; ti rispondo all'indirizzo di casa, come augurio che tra giorni possa uscire dall'ospedale e riprendere la vita normale (sempre mantenendo la condizione che sia veramente guarita e abbia ripreso le tue forze).
      La cura delle iniezioni va a gonfie vele: proprio stamane ho avuto una testimonianza autentica e irrefutabile di una mia incipiente marcia verso l'obesità, quella del barbiere. Egli mi ha assicurato che il rasoio scorre meglio, perché le guancie si sono alquanto rimpolpate in questo ultimo tempo.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Tania Milano Tania