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      Sarebbe una fanciullaggine. Mi sono accorto che nelle condizioni generali in cui mi trovo, i medicamenti (ricostituenti) non solo sono di effetto nullo, ma mi procurano un incremento di disturbi. Seguo una dieta molto rigida, ma tuttavia i disturbi viscerali aumentano e diventano sempre piú dolorosi. Quando giunsi a Turi soffrivo specialmente di stomaco, cioè ero soggetto a vomiti frequenti, ecc. mentre invece non soffrivo agli intestini. Da circa un anno, i disturbi di stomaco sono quasi completamente passati, ma sono sopraggiunte le complicazioni intestinali. Secondo me esse sono strettamente collegate con l'insonnia; osservo che se mi risveglio d'improvviso, dopo mezz'ora vengono i dolori viscerali acuti, cioè mi pare che il risveglio interrompa la digestione e quindi provochi i disturbi. Se per qualche notte dormo un po' tranquillo, queste complicazioni si attenuano. Ho smesso di prendere il Benzofosfan perché ho sperimentato che portava a nuove complicazioni, ecc. Non credere che non mi sia dato da fare per assicurarmi la possibilità di un sonno piú tranquillo, ma non sono riuscito a ottenere nulla. Adesso ho la gastrite cronica (o gastrite significa solo fenomeno dello stomaco? e bisogna usare qualche altro termine?) e ogni innovazione mi fa esitare: preferisco non far nulla, piuttosto. Non sono fatalista: io credo che l'ossigeno possa ravvivare i polmoni, ma sono persuaso che inalare l'ossigeno a uno che ha la cassa toracica serrata in un busto di ferro serva a ben poco e possa nuocere piuttosto che giovare.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Turi Benzofosfan