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      Questa lettera invece è proprio limpida e senza... neanche un errore. In questo caso, dunque, è soddisfatto non solo il mio senso... grammaticale, ma anche il mio senso «antonio». Penso davvero che non ti maraviglierai se ti... rivelo che le tue lettere sono da me considerate anche da un punto di vista grammaticale; in ogni caso ciò significa che anche la grammatica è una frazione della vita. Devo dire però che ciò mi avviene specialmente da qualche anno, da quando cioè cerco di estrarre dalle tue poche lettere tutto il succo che è possibile, analizzandole da ogni punto di vista: esse erano molto brevi, e in gran parte si ripetevano. Mi dava l'impressione che scrivermi ti costasse un grande sforzo e che forse sarebbe stato meglio che io ti proponessi di non scrivermi piú, per evitarti una pena faticosa (le notizie sulla tua salute mi sono state date col contagoccie e credo che ancora oggi io non so esattamente quanto tu sia stata male e tanto meno le diagnosi fatte dai medici; dalla tua lettera appare che si è parlato persino di epilessia, ciò che è sorprendente e dimostra solo, secondo me, un eccesso di sottigliezza scientifica). Mi pare che questa tua lettera inizi un nuovo periodo nei nostri rapporti e di ciò sono molto felice, perché bisogna che ti confessi che avevo già cominciato a «raggomitolarmi» per conto mio e stavo diventando piú irsuto di un porcospino. Ora sarai tu che dovrai aiutarmi a ritornare a galla un pochino. Ma forse ciò avverrà automaticamente. È certo che da qualche tempo mi sentivo molto depresso, a forza di rimuginare tanti piccoli episodi del passato.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803