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      Non si può spendere nulla di questa somma per tabacco o altre cosette che potrebbero essere necessarie; credo che solo per via dello stato di forza maggiore si può spendere per affrancare le lettere. Per queste spese non alimentari occorre ricevere nuovi soldi dalla famiglia. Al 30 giugno io possedevo L. 368,93; di esse L. 73,78 sono state accantonate come «massa» che dovrebbe essere la base di formazione di una somma di 500 lire da avere disponibili al momento del termine della condanna; sono rimaste L. 295,15 per le spese in generi alimentari. Da parecchi giorni non posso fumare e questa brusca interruzione di una abitudine radicata come una seconda natura mi dà una certa agitazione nervosa. Appena sarai nelle condizioni di poterlo fare, ti prego perciò di essere tanto buona da spedirmi una piccola somma, non piú di 50 lire, che mi permetta di tentare di smettere di fumare con un processo un po' più graduato. Da qualche mese mi ero realmente proposto di cercare di disintossicare il mio organismo dal fumo e avevo raggiunto un certo successo. Credo che nel mese di giugno ero già arrivato a ridurre il fumo a 1/3 da quello che consumavo ancora nei primi mesi del mio arrivo a Turi e a 1/5 da quello che consumavo in libertà. - Come vedi, non ti lascio tranquilla con le mie esigenze da carcerato nemmeno mentre ti trovi in clinica per subire un atto operatorio. Gli è che voglio credere, come mi hai scritto, che si tratta di una cosa noiosa ma non grave. Carissima Tatiana, attendo con ansia le prossime notizie tue; sarà proprio bene che mi informi con un telegramma o con una cartolina espresso.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Turi Tatiana