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      Carissima, ho ricevuto il regolamento carcerario e farò la pratica per poter leggere uno o piú giornali politici, se e come sarà concesso. Se concedono un solo giornale, mi pare che la scelta non possa non cadere sul «Corriere della Sera». Se concederanno piú giornali, sceglierò «La Stampa» e un giornale sindacale, «Il Lavoro» di Genova o il «Lavoro Fascista» di Roma oltre il «Corriere». Adesso non so come i giornali siano redatti e quali siano le caratteristiche peculiari di ognuno. Immagino che i giornali romani siano sempre i peggio fatti come nel passato. - Ho ricevuto le fotografie di Anna pochi momenti fa. Mi pare che stia molto meglio di quando io la vidi l'ultima volta, nel settembre od ottobre 1923; era allora molto magra, mi pare di ricordare. - Non devi credere che io mi privi di qualche cosa che potrei comprare al sopravitto; la realtà è che manca la merce da comprare. Frutta quest'anno ne hanno venduto poche volte e ogni volta l'ho comprata; il formaggio fresco da molto tempo non lo vendono piú. Il bettolino ha solo generi che io non posso mangiare proprio per i disturbi gastrici; il medico mi ha detto che non posso mangiare neanche il prosciutto. In modo tassativo mi attengo alle prescrizioni del medico, ma pur mangiando solo riso al burro, latte e uova non riesco tuttavia ad avere gli intestini a posto. - Ho ricevuto lettere da Ghilarza; sono stati tutti ammalati di febbri malariche. Come hai potuto pensare che io mi riferissi a mia madre scrivendo che molti si erano abituati all'idea che io sono in carcere?


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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