Pagina (482/803)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Allo stesso modo le beghine ripetono il latino delle preghiere contenute nella Filotea: ti ricordi che zia Grazia credeva fosse esistita una «donna Bisodia» molto pia, tanto che il suo nome veniva sempre ripetuto nel Pater noster? Era il «dona nobis hodie» che lei, come molte altre, leggeva «donna Bisodia» e impersonava in una dama del tempo passato, quando tutti andavano in Chiesa e c'era ancora un po' di religione in questo mondo. - Si potrebbe scrivere una novella su questa «donna Bisodia» immaginaria che era portata a modello: quante volte zia Grazia avrà detto a Grazietta, a Emma e anche a te forse: «Ah, tu non sei certo come donna Bisodia!» quando non volevate andare a confessarvi per l'obbligo pasquale. Adesso tu potrai raccontare ai tuoi bambini questa storia: non dimenticare poi la storia della mendicante di Mogoro, della «musca maghedda» e dei cavalli bianchi e neri che abbiamo aspettato tanto tempo. - Cara Teresina, ti abbraccio affettuosamente.
      Antonio
     
      225.
     
      23 novembre 1931
     
      Carissima Tania,
      ho ricevuto due tue lettere; la terza, con quella di Giulia, è arrivata, ma non mi è stata ancora consegnata. Scriverò a Giulia la settimana ventura, necessariamente. - Ti ringrazio del tuo interessamento per trovarmi un ambiente «climatico» piú confacente, ma ti prego di non fare nessuna pratica in proposito, perché mi rovineresti completamente. Conosco le diverse condizioni dei diversi stabilimenti penali e sono quindi in condizione di giudicare. Credo che, nel complesso, starei dovunque peggio che a Turi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Filotea Grazia Bisodia Pater Bisodia Chiesa Bisodia Grazia Grazietta Emma Bisodia Mogoro Teresina Tania Giulia Giulia Turi