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      Mi pare molto interessante che anche nella scuola inferiore si sia introdotta l'istituzione delle brigate d'assalto. Anche in questo campo però bisognerebbe avere molti particolari oltre che sul metodo anche e specialmente sulle disponibilità in materiale didattico: un pericolo che mi pare si affacci subito è quello di creare precocemente un artificiale orientamento professionale. E poi: anche i metodi piú affascinanti diventano inerti se manca il personale capace di vivificarli in ogni momento della vita scolastica ed extrascolastica, e tu sai che proprio i migliori tipi di scuola sono falliti per le deficienze degli insegnanti.
      Devo finire perché è trascorsa l'ora per la scritturazione. Ti abbraccioAntonio
     
      229.
     
      7 dicembre 1931
     
      Cara Iulca,
      pochi giorni dopo che io avevo scritto l'ultima mia lettera per te, Tania mi inviò la traduzione di una tua lettera a lei. Sulle prime, al leggere questa tua lettera, quasi mi rincrebbe di averti scritto nel modo che ti scrissi. Ma ripensandoci meglio, conclusi che anzi avevo tanto piú avuto ragione a scriverti come ti avevo scritto. Perché infatti non informare anche me delle tue condizioni di salute? E del resto queste condizioni possono né spiegare né tanto meno giustificare che tu scriva tanto poco e che le tue lettere a me siano cosí vaghe ed astratte? Del resto, ciò che scrivi della tua professoressa può essere interpretato estensivamente: - se ella si rallegra quando tu le riferisci che hai avuto momenti di collera, di sfogo manifestati in parole aspre, - si può dedurre che sia utile provocare in te questi momenti, tormentandoti senza requie.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Iulca Tania