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      D'altronde vedi ciò che avviene: - Prometeo in lotta con tutti gli dei dell'Olimpo ci appare un tragico titano; Gulliver legato dai lillipuziani ci fa ridere. Se Prometeo invece di avere il fegato quotidianamente divorato dall'aquila, fosse stato rosicchiato dalle formiche, avrebbe fatto ridere anche lui. Giove non è stato molto intelligente al tempo suo: la tecnica per disfarsi degli avversari non si era ancora molto sviluppata. Un novelliere moderno (non mi ricordo, ma mi pare sia Guelfo Civinini) immagina che un marito, per rovinare un bellimbusto di cui la moglie incomincia a infiammarsi, lo rinchiuda per una notte in una capanna abbandonata, infestata di pulci affamate: si immagina il bocchino della signora allo spettacolo dello spasimante crivellato di poco simpatiche punture pulcesche! - Carissima, ti abbraccio teneramente.
      Antonio
     
      Ho letto, nel giornale, delle truffe commesse da usciti del carcere ai danni delle famiglie di persone ancora carcerate. Non ricordo di averti mai avvertito in proposito e non credo inutile farlo, conoscendo il tuo buon cuore e l'inclinazione tua a non sospettare dell'altrui scelleratezza.
     
      240.
     
      18 gennaio 1932
     
      Carissima Teresina,
      ho ricevuto la tua lettera del 14, con la lettera di Franco, i suoi disegni a colori e la letterina di Diddi e Mima. Ringrazio tutti i tuoi bambini e non so proprio immaginare che cosa possa fare per dimostrare il mio affetto per loro. Ci penserò e vedrò di inventare qualche cosa che venga da me per loro, perché altrimenti non ci sarebbe gusto e non avrebbe nessun significato.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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