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      Vorrei avere questi piccoli quaderni appunto per riordinare queste note, dividendole per argomento e cosí sistemandole; ciò mi farà passare il tempo e mi sarà utile personalmente per raggiungere un certo ordine intellettuale. - In quest'ultimo tempo ho avuto forti dolori viscerali, ma non si è manifestato piú alcun gonfiore, né ho avuto sbalzi di temperatura. Qui ha nevicato molto (40 cm.) e ha fatto molto freddo, ma, nonostante tutto, me la sono cavata abbastanza bene come sofferenze. Ti abbraccio teneramente.
      Antonio
     
      247.
     
      22 febbraio 1932
     
      Caro Delio,
      mi è piaciuto il tuo angoletto vivente coi fringuelli e i pesciolini. Se i fringuelli scappano talvolta dalla gabbietta, non bisogna afferrarli per le ali o per le gambe, che sono delicate e possono rompersi o slogarsi; occorre prenderli a pugno pieno per tutto il corpo, senza stringere. Io da ragazzo ho allevato molti uccelli e anche altri animali: falchi, barbagianni, cuculi, gazze, cornacchie, cardellini, canarini, fringuelli, allodole ecc.; ho allevato una serpicina, una donnola, dei ricci, delle tartarughe. Ecco come ho visto i ricci fare la raccolta delle mele. Una sera d'autunno quando era già buio, ma splendeva luminosa la luna, sono andato con un altro ragazzo, mio amico, in un campo pieno di alberi da frutto, specialmente di meli. Ci siamo nascosti in un cespuglio, contro vento. Ecco, a un tratto, sbucano i ricci, cinque, due piú grossi e tre piccolini. In fila indiana si sono avviati verso i meli, hanno girellato tra l'erba e poi si sono messi al lavoro: aiutandosi coi musetti e con le gambette, facevano ruzzolare le mele, che il vento aveva staccato dagli alberi, e le raccoglievano insieme in uno spiazzetto, ben bene vicine una all'altra.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Delio