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      Piero forse sa se questo scritto del Confalonieri è stato già stampato in qualche pubblicazione sul Confalonieri. A me pare di non averne mai inteso accennare. Carissima, puoi ancora inviarmi dei Sali di Hunt? Non posso piú fare a meno di prenderli e ho quasi esaurito la scorta. Ho provato a interrompere l'uso, ma subito si sono riprodotti i disturbi.
      Ti abbraccio teneramente.
      Antonio
     
      268.
     
      30 maggio 1932
     
      Carissima Tania,
      ho ricevuto una tua cartolina del 25 e il vaglia del 28. Ti ringrazio di cuore, ma ti assicuro che non c'era nessuna urgenza. Come ti ho scritto qualche mese fa, le spese che faccio sono relativamente piccole e oltre che non è possibile comprare qualcosa di appetibile, in realtà è meglio che non oltrepassi una dieta rigorosa, per non stare peggio. Ogni variazione e ogni tentativo di aumentare la quantità del cibo ingerito mi procurano disturbi tali che ormai preferisco evitare anche i tentativi. Del resto ciò per ora non è preoccupante, né mi sento piú debole del solito. Non devi credere che sia diventato fatalista, né che mi sia abbandonato al filo della corrente come un «chien crevé»; tutt'altro, arzigogolo di continuo in cerca di soluzioni piú razionali, ma il campo della scelta è ben ristretto e si restringe sempre piú dopo ogni tentativo che si dimostra inutile. Ma parliamo di cose piú interessanti intorno alle quali mi sia possibile di sfogare un po' la mia mania di infilare quattro chiacchere. Ti voglio riferire una serie di osservazioni, perché, se del caso, le riscriva a Piero domandandogli qualche indicazione bibliografica che mi permetta di allargare il campo delle meditazioni e di orientarmi meglio.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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