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      Le dirai che anche lei deve essere forte come sempre è stata nel passato e che cosí sicuramente ci rivedremo tutti insieme figli e nipoti e lei potrà davvero dire di non essersi sacrificata invano, di aver speso la vita utilmente dando esempio costante di energia e di costanza irremovibile anche nei peggiori momenti. Proprio devi tanto incoraggiarla in mio nome e farle sentire come se io le fossi vicino e cosí Nannaro e Carlo e Mario. Carissima Grazietta, fai bene a scrivermi sempre qualche cosa sulla tua vita e su quella degli altri di casa. Sono veramente contento che Franco sia un fanciullo tanto distinto e promettente. Perché non mi hai scritto nulla di Mea?
      Devi scusarmi se non sempre ti scrivo a lungo. Non so proprio cosa dire, perché la mia vita è sempre uguale e monotona e non mi succede mai nulla, come puoi immaginare. Prima almeno fantasticavo, creavo nel cervello novelle e romanzi, creavo personaggi immaginari con una loro vita, con loro avventure, con drammi fantastici ecc. ecc. Ti ricordi come da bambini ricordavo tante storie e ne inventavo per conto mio? Ma adesso si vede che ho perduto questa capacità e perciò, se non mi succede nulla nella vita reale, non mi succede neanche nulla nella vita della fantasia. E cosí non so cosa scriverti. Anche a te e agli altri di casa tanti auguri per le feste. Ti abbraccioAntonio
     
      318.
     
      19 dicembre 1932
     
      Carissima Tania,
      ti ringrazio tanto della tua fotografia, che mi è piaciuta molto anche se un po' confusa e ondeggiante. Sono stato molto felice di leggere la bella lettera della tua mamma e ti ringrazio di aver pensato a comunicarmela: essa rischiara molti lati della vita dei nostri cari che dagli scritti di Giulia rimangono completamente in ombra.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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