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      1°, 2°, 3°, ecc. Ti assicuro che non ho aspettato la mezzanotte del 31 dicembre per aver l'impressione di entrare nell'anno nuovo. L'anno vecchio non era precisamente pieno di ricordi piacevoli per me; è stato l'anno piú brutto che ho passato in carcere. Né l'anno nuovo si presentava con prospettive allettanti. Se l'anno 32 è stato brutto mi pare che il 33 debba essere peggiore. Sono logorato e nello stesso tempo le gravezze vanno aumentando; il rapporto tra le forze disponibili e lo sforzo da sostenere è ancora peggiorato. Tuttavia non sono demoralizzato, anzi la mia volontà trae alimento proprio dal realismo con cui analizzo gli elementi della mia esistenza e resistenza.
      Ti abbraccio affettuosamenteAntonio
     
      A proposito del prof. Arcangeli voglio che tu ti persuada che io non escludo (anzi) una sua visita, ma che solo desidero scegliere io il momento piú opportuno e utile. Perciò informami esattamente della risposta data alla tua istanza.
     
      322.
     
      2 gennaio 1933
     
      Carissima Teresina,
      ho ricevuto la tua lettera del 23 dicembre. Il pacco di Natale, come già credo vi abbia informato Tatiana, è giunto in tempo e in perfetto ordine. Ho trovato tutto molto buono e fresco. Una volta tanto ho riprovato un po' di gusto a mangiare qualche boccone. Soffro molto agli intestini, in parte perché non posso masticare neanche il pane, in parte per altre ragioni connesse al regime carcerario; sono costretto a mangiare con lo stesso gusto che si prova inghiottendo i medicinali disgustosi. Il pacco mi ha ridato un po' del gusto di mangiare qualcosa di gradito e saporoso.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





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