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      Molte assicurazioni mi sono state fatte, ma la realtà è che le mie condizioni sono morbose e ogni piccolo fruscio mi mette in orgasmo. Cara, non allarmarti e non metterti in orgasmo anche tu: fa tutte le cose bene e con precisione. Vedrai che se riuscirò a cambiare ambiente e a riposare normalmente, senza bisogno di sonniferi, mi rimetterò di molti mali e proprio di quelli che immediatamente sono piú tormentosi. AffettuosamenteAntonio
     
      382.
     
      Caro Julik,
      hai visto il mare, per la prima volta. Scrivimi qualche tua impressione. Hai bevuto molta acqua salata facendo i bagni? Hai imparato a nuotare? Hai preso dei pesciolini vivi o dei granchi? Io ho visto dei ragazzetti che prendevano dei pesciolini nel mare con un mattone bucato (ad aria); ne avevano riempito un secchiello.
      tuoi papa Antonio
     
      383.
     
      11 agosto 1935
     
      Cara Tatiana,
      ho ricevuto la tua lettera che non mi ha soddisfatto per nulla. Si vede che appena ritornata a Roma, sei caduta di nuovo nel tuo stato di indecisione e di inerte aspettativa. Devi subito presentare la mia domanda, aggiungendo in calce l'elenco delle cliniche e pregare il comm. Leto che alla domanda sia data una risposta prima che sia possibile, perché io sono stremato. Adesso, col tuo fare e non fare, mi hai messo addosso l'ossessione che possa nascere qualche altro contrattempo. Ringrazia il professore della sua cortesia e assicuralo che, secondo me, questa, che ti indico, è la sola soluzione razionale. Se il comm. Leto ti dà una qualche assicurazione, comunicamela subito, perché mi possa preparare per la partenza.


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Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
pagine 803

   





Julik Antonio Tatiana Roma