Pagina (64/451)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il ragionamento si basa sulla reciprocità necessaria tra struttura e superstrutture (reciprocità che è appunto il processo dialettico reale).
     
     
      Il termine di «catarsi». Si può impiegare il termine di «catarsi» per indicare il passaggio dal momento meramente economico (o egoistico-passionale) al momento etico-politico, cioè l'elaborazione superiore della struttura in superstruttura nella coscienza degli uomini. Ciò significa anche il passaggio dall'«oggettivo al soggettivo» e dalla «necessità alla libertà». La struttura da forza esteriore che schiaccia l'uomo, lo assimila a sé, lo rende passivo, si trasforma in mezzo di libertà, in strumento per creare una nuova forma etico-politica, in origine di nuove iniziative. La fissazione del momento «catartico» diventa cosí, mi pare, il punto di partenza per tutta la filosofia della praxis; il processo catartico coincide con la catena di sintesi che sono risultato dello svolgimento dialettico. (Ricordare i due punti tra cui oscilla questo processo: - che nessuna società si pone compiti per la cui soluzione non esistano già o siano in via di apparizione le condizioni necessarie e sufficienti - e che nessuna società perisce prima di aver espresso tutto il suo contenuto potenziale).
     
     
      [Il «noumeno» kantiano.] La quistione della «oggettività esterna del reale» in quanto è connessa col concetto della «cosa in sé» e del «noumeno» kantiano. Pare difficile escludere che la «cosa in sé» sia una derivazione dell'«oggettività esterna del reale» e del cosí detto realismo greco-cristiano (Aristotele-S. Tomaso) e ciò si vede anche dal fatto che tutta una tendenza del materialismo volgare e del positivismo ha dato luogo alla scuola neo-kantiana o neo-critica.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce
di Antonio Gramsci
pagine 451

   





Ricordare Aristotele-S