Pagina (251/599)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Machiavelli perciò non dovrebbe essere tenuto responsabile di quel che dopo di lui il primo o l'ultimo venuto si sono compiaciuti di fargli dire». Un po' allumacato, il signor Carlo Benoist.
     
      Miscellanea
     
     
      Diritto naturale. Uno degli imparaticci dei teorici di origine nazionalista (es. M. Maraviglia) è quello di contrapporre la storia al diritto naturale. Ma cosa significa una tale contrapposizione? Nulla o solo la confusione nel cervello dello scrittore. Intanto il «diritto naturale» è un elemento della storia, indica un «senso comune politico e sociale» e come tale è un «fermento» di operosità. La quistione potrebbe esser questa: che un teorico spieghi i fatti col cosí detto «diritto naturale», ma questo è un problema di carattere individuale, di critica a opere individuali ecc. e in fondo non è altro che critica al «moralismo» come canone d'interpretazione storica. Roba che ha la barba. Ma in realtà, al di sotto di questo sproposito c'è un interesse concreto. Quello di voler sostituire un «diritto naturale» a un altro. E infatti tutta la teoria nazionalista non è basata su «diritti naturali»? Si vuole al modo di pensare «popolare» sostituire un modo di pensare non popolare, altrettanto mancante di critica del primo.
     
     
      Elezioni. In un giornale polacco (la «Gazeta Polska» degli ultimi giorni di gennaio o dei primi di febbraio del 1933) si trova questo enunciato: «Il potere si conquista sempre con un grande plebiscito. Si vota o con delle schede elettorali o con delle fucilate. Il primo metodo è quantitativo, il secondo qualitativo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno
di Antonio Gramsci
pagine 599

   





Carlo Benoist Maraviglia Polska