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      Le classi che all'interno si giovano esse di tali sacrifizi, non sono la «nazione» ma rappresentano uno sfruttamento esercitato da «stranieri» sulle forze realmente nazionali ecc.
     
     
      Struttura economica italiana. Giuseppe Paratore in un articolo della «Nuova Antologia» del 1° marzo 1929 La Economia, la Finanza, il Denaro d'Italia scrive che l'Italia ha «una doppia costituzione economica (industriale capitalistica al nord, agraria di risparmio al sud)» e nota come tale situazione abbia reso difficile nel '26-27 la stabilizzazione della lira. Il metodo piú semplice e diretto, di consolidare rapidamente la svalutazione monetaria, creando subito una nuova parità - secondo le prescrizioni di Kemmerer, Keynes, Cassel ecc. - non era consigliabile ecc.
      Sarebbe interessante sapere quale fattore risultò, in ultima analisi, meglio difeso: se l'economia del Nord o quella del Sud, e ciò perché, in realtà, la stabilizzazione fu compiuta dopo molte esitazioni e sotto il panico di un crollo fulmineo (corso del dollaro nel 1928: gennaio 477,93, febbraio 479,93, marzo 480,03, aprile 479,63, maggio 500,28, giugno 527,72, luglio 575,41); bisogna inoltre tener conto che il Sud era piú omogeneo rispetto al Nord nelle sue rivendicazioni e aveva la solidarietà di tutti i risparmiatori nazionali; nel Nord i capitalisti divisi, esportatori favorevoli inflazione, per il mercato interno ecc. ecc. Inoltre: la bassa stabilizzazione avrebbe provocato una crisi sociale-politica e non solo puramente economica, perché avrebbe mutato la posizione sociale di milioni di cittadini.


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Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno
di Antonio Gramsci
pagine 599

   





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