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      Equilibrio del bilancio raggiunto; le confusioni, sperequazioni e duplicazioni del sistema tributario eliminate con la riforma De Stefani; i debiti interalleati regolati dal Volpi, il quale ha preso provvedimento per la rapida liquidazione della sezione autonoma del Consorzio valori, per l'unificazione dell'emissione, per il trasferimento delle operazioni di cambio all'Istituto dei cambi sotto il patronato della Banca d'Italia, per la vigilanza in difesa del risparmio nazionale: discorso di Pesaro per la politica monetaria.
      Nuovi problemi, attuali: consolidamento del pareggio del bilancio; freno alle crescenti spese; sano impiego delle eccedenze di bilancio; condizioni della tesoreria; necessità di un ammortamento graduale e continuativo del debito pubblico; i prestiti esteri e il miglioramento dei cambi; la difesa della riforma tributaria da iniziate deviazioni; eliminazione di ogni inutile fiscalismo.
      L'esercizio '25-26 chiuso con un avanzo di competenza di 2.268 milioni ridotto con due regi decreti a 468 milioni. Ma occorre esaminare l'esercizio '25-26 considerando 1) le maggiori spese sopravvenute durante l'esercizio; 2) quelle deliberate dopo chiuso l'esercizio, ma attribuite a questo; 3) rapporti tra le risultanze del bilancio di competenza ed il conto di cassa; 4) i conti fuori bilancio. Durante l'esercizio '25-26 furono deliberate maggiori spese, oltre quelle preventivate in bilancio, per 3.605 milioni e, chiuso l'esercizio, con due regi decreti (ricordati) furono deliberate 1.800 milioni di nuove spese, addebitate all'esercizio stesso mediante iscrizione nel bilancio delle finanze di un capitolo aggiunto.


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Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno
di Antonio Gramsci
pagine 599

   





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