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      Azioni, obbligazioni, titoli di Stato. Quale radicale mutamento porterà nell'orientamento del piccolo e medio risparmio l'attuale depressione economica se essa, come pare probabile, si prolunga ancora per qualche tempo? Si può osservare che la caduta del mercato azionario ha determinato uno smisurato spostamento di ricchezza e un fenomeno di espropriazione «simultanea» del risparmio di vastissime masse della popolazione, un po' da per tutto, ma specialmente in America: cosí i processi morbosi che si erano verificati a causa dell'inflazione, nel primo dopo guerra, si sono rinnovati in tutta una serie di paesi, e hanno operato nei paesi che nel periodo precedente non avevano conosciuto l'inflazione.
      Il sistema che il governo italiano ha intensificato in questi anni (continuando una tradizione già esistente, sia pure su scala piú piccola) pare il piú razionale ed organico, almeno per un gruppo di paesi, ma quali conseguenze potrà avere? Differenza tra azioni comuni e azioni privilegiate, tra queste e le obbligazioni, e tra azioni e obbligazioni del mercato libero e obbligazioni o titoli di Stato. La massa dei risparmiatori cerca di disfarsi completamente delle azioni di ogni genere, svalutate in modo inaudito, preferisce le obbligazioni alle azioni, ma preferisce i titoli di Stato a ogni altra forma di investimento. Si può dire che la massa dei risparmiatori vuole rompere ogni legame diretto con l'insieme del sistema capitalistico privato, ma non rifiuta la sua fiducia allo Stato: vuole partecipare all'attività economica, ma attraverso lo Stato, che garantisca un interesse modico ma sicuro.


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Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno
di Antonio Gramsci
pagine 599

   





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