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      Operai e contadini(4)
     
      La produzione industriale deve essere controllata direttamente dagli operai organizzati per azienda; l'attività di controllo deve essere unificata e coordinata attraverso organismi sindacali puramente operai; gli operai e i socialisti non possono concepire come utile ai loro interessi e alle loro aspirazioni un controllo sull'industria esercitato dai funzionari (corrotti, venali e non revocabili) dello Stato capitalista, una forma di controllo sulla industria che altro non può significare che un risorgere dei comitati di mobilitazione industriale utile solo al parassitismo capitalista.
      Il motto «la terra ai contadini» deve essere inteso nel senso che le aziende agricole e le fattorie moderne devono essere controllate dagli operai agricoli organizzati per azienda agricola e per fattoria, deve significare che le terre a coltura estensiva devono essere amministrate dai Consigli dei contadini poveri dei villaggi e delle borgate agricole; gli operai agricoli, i contadini poveri rivoluzionari, e i socialisti consapevoli non possono concepire come utile ai loro interessi e alle loro aspirazioni, non possono concepire come utile ai fini della educazione proletaria, indispensabile per una repubblica comunista, la propaganda per le «terre incolte o mal coltivate». Questa propaganda non può avere altro risultato che una dissoluzione della coscienza e della fede rivoluzionaria, non può avere per risultato che una mostruosa diffamazione del socialismo. Cosa ottiene un contadino povero invadendo una terra incolta o mal coltivata?


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La questione meridionale
di Antonio Gramsci
pagine 117

   





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