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      I comunisti e i serratiani collaboreranno al giornale, manifestamente, cioè firmando gli articoli con nomi di elementi in vista, secondo un piano politico, che tenga conto mese per mese, e, direi, settimana per settimana, della situazione generale del paese e dei rapporti che si sviluppano tra le forze sociali italiane. Bisognerà stare attenti ai serratiani che tenderanno a trasformare il giornale in un organo di frazione nella lotta contro la direzione del PS. Bisognerà essere severissimi in ciò ed impedire ogni degenerazione. La polemica si farà necessariamente, ma con spirito politico, non di setta ed entro certi limiti. Bisognerà stare in guardia contro i tentativi per creare una situazione «economica» a Serrati, che è disoccupato e sarà dai suoi compagni proposto, molto probabilmente, come redattore ordinario. Serrati collaborerà firmando e non firmando; i suoi articoli firmati dovranno però essere fissati in una certa misura e quelli non firmati dovranno essere accettati dal CE nostro. Sarà necessario fare con i socialisti, meglio con lo spirito socialista di Serrati, Maffí ecc. delle polemiche di principio che saranno utili per rinsaldare la coscienza comunista delle masse e per preparare quella unità ed omogeneità di partito che sarà necessaria dopo la fusione per evitare una ricaduta nella caotica situazione del 1920.
      Io propongo come titolo L'Unità puro e semplice, che sarà un significato per gli operai e avrà un significato piú generale, perché credo che dopo la decisione dell'Esec.


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La questione meridionale
di Antonio Gramsci
pagine 117

   





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