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      Questo ci pare il significato piú rilevante del congresso. È risultato che il nostro partito non solo può dirsi di massa per l'influenza che esso esercita su larghi strati della classe operaia e della massa contadina, ma perché ha acquistato nei singoli elementi che lo compongono una capacità di analisi delle situazioni, di iniziativa politica e di forza dirigente che nel passato gli mancavano e che sono la base della sua capacità di direzione collettiva.
      D'altronde tutto lo svolgimento dei lavori condotti alla base per organizzare ideologicamente e praticamente il congresso nelle regioni e nelle province dove la repressione poliziesca vigila con maggiore intensità ogni movimento dei nostri compagni, e il fatto che si sia riusciti per sette giorni a tenere riuniti oltre sessanta compagni per il congresso del partito, e quasi altrettanti per il congresso giovanile, sono di per se stessi una prova dello sviluppo più sopra accennato. È evidente per tutti che tutto questo movimento di compagni e di organizzazioni non è solamente un puro fatto organizzativo, ma costituisce di per sé un'altissima manifestazione di valore politico.
      Poche cifre in proposito. Sono state tenute nella prima fase della preparazione congressuale dalle due alle tremila riunioni di base, che hanno culminato in oltre un centinaio di congressi provinciali e interprovinciali, ove furono scelti, dopo ampie discussioni, i delegati al congresso.
     
      Valore politico e risultati acquisitiOgni operaio è in grado di apprezzare tutto il significato di queste poche cifre che è possibile pubblicare, dopo cinque anni dall'epoca dell'occupazione delle fabbriche e tre anni di governo fascista che ha intensificato l'opera generale di controllo su ogni attività di massa e ha realizzato una organizzazione di polizia che è grandemente superiore alle organizzazioni poliziesche precedentemente esistite.


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La questione meridionale
di Antonio Gramsci
pagine 117