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      [Il «nuovo Masticabrodo».] Franz Weiss, «stelletta», dei «Problemi del Lavoro», potrebbe chiamarsi il «nuovo Masticabrodo» e la raccolta dei suoi scritti il «Nuovo libro delle Sette Trombe».
      L’altra «stelletta», quella del «Lavoro» (Weiss ha sei punte, Ansaldo ha cinque punte: la stelletta di Ansaldo viene identificata anche come «stelletta nera» del «Lavoro») è piú «aristocratica» e nello stile e nel contenuto di argomenti. La «popolarità» dello stile del Weiss consiste specialmente in ciò che i suoi articoli sono formicolanti di proverbi e di modi di dire popolari (piú proverbioso di Sancio Pancia: si potrebbe fare una raccolta di «sapienze»): «tanto va la gatta al lardo, bandiera vecchia, gallina vecchia, il senno di poi, due pesi e due misure», ecc.; vedere anche la «falsa» familiarità e il brio da cocotte stanca. Si ha l’impressione che Weiss abbia uno stock di proverbi e modi di dire da mettere in circolazione, come il commesso viaggiatore ha il suo stock di freddure: quando vuol scrivere un articolo, non gli importa il contenuto dell’articolo, ma la razione di proverbi da esitare. Lo svolgimento letterario è dettato non dalla necessità intima della dimostrazione, ma dal bisogno di collocare le preziose gemme della sapienza dei popoli. Parallelo con Corso Bovio, che, invece dei proverbi, costella gli articoli di grandi nomi; ogni colonnina di giornale è una passeggiata in un Pincio della Società delle Nazioni: bisogna che appaiano, per colonna, almeno cinquanta nomi, da Pitagora a Paneroni, dall’Ecclesiaste a Tom Pouce.


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Passato e presente
di Antonio Gramsci
pagine 364

   





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