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      Perché l’Inghilterra dovrebbe avere una certa egemonia su una serie di paesi, basata su certe sue tradizionali condizioni favorevoli di superiorità, se gli Stati Uniti possono essere superiori all’Inghilterra e assorbirla con tutto l’impero, se possibile? Non c’è nessuna «razionalità» in queste cose, ma solo quistioni di forza, e la figura del sor Panera che vuole infilzare l’avversario acquiescente è ridicola in tutti i casi.
     
     
      [L’India.] Gabriele Gabbrielli, India ribelle, nella «Nuova Antologia» del 1° agosto 1929. (Questo signor G. G. è specializzato per scrivere note e articoli sulla «Nuova Antologia» e, probabilmente, in qualche giornale quotidiano, contro l’attività dell’Ispolcom. Si serve del materiale che pubblica a Ginevra l’Entente contre la T. I., specialmente nel suo «Bollettino mensile» e ha delle simpatie generiche col movimento per la difesa dell’Occidente di Henri Massis: simpatie generiche perché mentre per il Massis l’egemone dell’unione latino-cattolica non può essere che la Francia, per il Gabbrielli invece deve essere l’Italia; a proposito del Massis e della difesa dell’Occidente è da ricordare che il padre Rosa nella risposta a Ugo Ojetti vi accenna in modo molto brusco; il Rosa vi vede un pericolo di deviazione o una deviazione bell’e buona dall’ortodossia romana).
      4.675.000 kmq, 319 milioni di abitanti, 247 milioni di abitanti nelle quindici enormi province amministrate direttamente dal governo inglese che occupano la metà del territorio; l’altra metà è ripartita fra circa 700 Stati tributari.


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Passato e presente
di Antonio Gramsci
pagine 364

   





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