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      Per la borghesia erano idee-limiti, per il proletariato sono idee-minimi. E infatti il programma liberale integrale è diventato il programma minimo del Partito socialista. Il programma cioè che ci serve a vivere giorno per giorno, in attesa che si giudichi giunto l'istante piú utile.
      Come idea-limite il programma liberale crea lo Stato etico, uno Stato cioè che idealmente sta al disopra delle competizioni di classe, del vario intrecciarsi ed urtarsi degli aggruppamenti che ne sono la realtà economica e tradizionale. È un'aspirazione politica questo Stato, piú che una realtà politica; esiste solo come modello utopistico, ma è appunto questo suo essere un miraggio che lo irrobustisce e ne fa una forza di conservazione. Nella speranza che finalmente esso si realizzi nella sua compiuta perfezione, molti trovano la forza di non rinnegarlo, e non cercare quindi di sostituirlo.
      Vediamo due di questi modelli che sono tipici, che sono la pietra di paragone per i dissertatori di teorie politiche. Lo Stato inglese e lo Stato germanico. Ambedue divenuti grande potenza, ambedue riusciti ad affermarsi, con direttive diverse, come saldi organismi politici ed economici, ambedue aventi una sagoma ben definita, che li pone di fronte ora, e che sempre li ha resi inconfondibili.
      L'idea che ha servito come motrice delle forze interne, parallele, per l'Inghilterra si può riassumere nella parola: liberismo, per la Germania nelle parole: autorità con la ragione.
     
      Liberismo è la formula che comprende tutta una storia di lotte, di movimenti rivoluzionari per la conquista di singole libertà. È la forma mentis venutasi creando attraverso questi movimenti.


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Scritti politici
Prima parte
di Antonio Gramsci
pagine 279

   





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