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      Ma che non lo sono, e non sono neppure retorica vuota, se si pensa che è da piú di 200 anni che in Inghilterra si combattono delle lotte politiche nella piazza, e che il diritto alla libera affermazione di tutte le energie è un diritto conquistato, e non un diritto naturale, che si presume tale in sé e per sé. E basta ricordare che il governo radicale inglese tolse alla Camera dei Lordi ogni diritto di voto, per poter far diventare realtà l'autonomia irlandese, e che Lloyd George si proponeva prima della guerra di far votare un progetto di legge agraria, per la quale, posto come assioma che chi possiede mezzi di produzione, e non li fa adeguatamente fruttare, decade dai suoi diritti assoluti, molte delle proprietà private dei terrieri venivano loro tolte e vendute a chi avrebbe potuto coltivarle. Questa forma di socialismo di Stato borghese, cioè socialismo non socialista, faceva sí che anche il proletariato non vedesse molto di cattivo occhio lo Stato come governo, e persuaso, a torto o a ragione, di essere tutelato, conducesse la lotta di classe con discrezione e senza quell'esasperazione morale che caratterizza il movimento operaio.
     
      La concezione dello Stato germanico è agli antipodi di quella inglese, ma produce gli stessi effetti. Lo Stato tedesco è protezionista per forma mentis. Fichte ha dato il codice dello Stato chiuso. Cioè dello Stato retto dalla ragione. Dello Stato che non deve essere lasciato in balía delle forze libere spontanee degli uomini, ma deve in ogni cosa, in ogni atto imprimere il suggello di una volontà, di un programma stabilito, preordinato dalla ragione.


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Scritti politici
Prima parte
di Antonio Gramsci
pagine 279

   





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