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      E la rivoluzione continua. Tutta la vita è diventata veramente rivoluzionaria; è un'attività sempre attuale, è un continuo scambio, una continua escavazione nel blocco amorfo del popolo. Nuove energie sono suscitate, nuove idee-forze propagate. Gli uomini sono finalmente cosí gli artefici del loro destino, tutti gli uomini. È impossibile che si formino minoranze dispotiche. Il controllo è sempre vivo ed alacre. Ormai c'è un fermento che scompone e ricompone gli aggregati sociali senza posa e impedisce le cristallizzazioni e impedisce che la vita si adagi nel successo momentaneo.
      Lenin, i suoi compagni piú in vista possono essere travolti nello scatenarsi delle bufere che essi stessi hanno suscitato. Non spariscono tutti i loro seguaci. Sono ormai troppo numerosi. E l'incendio rivoluzionario si propaga, brucia cuori e cervelli nuovi, ne fa fiaccole ardenti di luce nuova, di nuove fiamme, divoratrici di pigrizie e di stanchezze. La rivoluzione procede, fino alla completa sua realizzazione. È ancora lontano il tempo in cui sarà possibile un relativo riposo. E la vita è sempre rivoluzione.
      L'orologiaio(27)
     
      Si parla spesso di un prima e di un poi. Si aspetta una data fissa. Noi crediamo che non esista alcuna data fissa, e crediamo di essere specificamente noi, solo perché il nostro pensiero coglie sempre nella vita un modo di essere perennemente aderente al nostro pensiero stesso. Tra la solita vita sociale quotidiana e la vita di eccezione delle rivoluzioni non c'è differenza qualitativa, ma differenza quantitativa.


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Scritti politici
Prima parte
di Antonio Gramsci
pagine 279