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      Una «verità» travisata
     
      L'Unità ha sermoneggiato Il Grido e il Partito socialista in genere per una frase apparsa in queste colonne: «l'atteggiamento del Partito socialista ha indubbiamente giovato a quel poco di fortuna che hanno avuto le soluzioni democratiche che il gruppo dell'Unità propugna per i problemi nazionali».
      L'Unità ci accusa di volere usurpare i suoi meriti, con molto spirito ricorda il «venerabile compagno Greulich», parla di sagrestani e cardinali del socialismo, ricorda le nostre responsabilità per Caporetto, le quali se sono «in proporzioni assai minori che i socialisti credono (!)» non pertanto risulterebbero terribili se la frase del Grido volesse dire che i socialisti «lavorando a provocare quelle sventure hanno lavorato a rendere necessari certi provvedimenti». Strano modo di concepire le responsabilità, se esse diminuiscono e si ampliano per virtú di una frase staccata.
      Il Salvemini è, anche in questo particolare caso, vittima del suo messianismo culturale.
      Perché egli confonde la fortuna che la soluzione di un problema può avere idealmente e la fortuna che la stessa soluzione avrà politicamente.
      La soluzione salveminiana del problema adriatico è tutt'altro che accettata. Si è solamente ottenuto il permesso di discuterla e diffonderla, si è ottenuto solo ciò che dovrebbe essere condizione permanente della vita politica in un paese liberale. Perché essa venga tradotta in realtà, diventi fatto politico, è necessario che sia fatta propria da una energia sociale organizzata.


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Scritti politici
Prima parte
di Antonio Gramsci
pagine 279

   





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