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      Fu colpito dal revolver di una donna, di una socialista-rivoluzionaria, di una vecchia militante del sovversivismo terroristico. Nell'episodio č tutto il dramma della rivoluzione russa. Lenin č il freddo studioso della realtą storica, che tende organicamente a costruire una societą nuova su basi solide e permanenti, secondo i dettami della concezione marxista: č il rivoluzionario che costruisce senza farsi illusioni frenetiche, ubbidendo alla ragione e alla saggezza. Dora Kaplan era una umanitaria, una utopista, una figlia spirituale del giacobinismo francese, che non riesce a comprendere la funzione storica dell'organizzazione e della lotta di classe, che crede socialismo significhi immediata pace fra gli uomini, paradiso idillico di gaudio e di amore. Che non comprende quanto complessa sia la societą e come difficile il compito dei rivoluzionari appena divenuti gestori della responsabilitą sociale. Ella era certo in buona fede, e credeva poter far raggiungere all'umanitą russa la felicitą liberandola dal «mostro». Non certo in buona fede sono i suoi glorificatori borghesi, i beccamorti schifosi della stampa capitalistica. Essi hanno esaltato il socialista-rivoluzionario Ciaicovski che ad Arcangelo aveva accettato di porsi a capo del movimento antibolscevico e aveva rovesciato il potere dei Soviet: ora, che egli ha compiuto la sua missione antisocialista ed č stato mandato in esilio dai borghesi russi capeggiati dal colonnello Sciaplin, irridono al vecchio pazzo, al sognatore.


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Scritti politici
Prima parte
di Antonio Gramsci
pagine 279

   





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