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      Il Mondolfo, che non tiene conto del fatto essenziale della rivoluzione russa, lo Stato dei Soviet, non ha compreso la novellina. Intanto il suo testo non è esatto: è stato tradotto dal tedesco, mentre il Mercure de France ne ha pubblicato una diretta traduzione dal russo. Nel Mercure, i mugik del contado di Omsk effettuano un atto reale di lotta di classe: non è un villaggio che espropria un altro villaggio, ma le requisizioni avvengono nel Belo, cioè nel centro campagnolo dove abita la borghesia, i ricconi (come il mugik siberiano chiama la borghesia); nel «castello» come si esprimerebbe un contadino meridionale d'Italia. E la novellina descrive come avvengano i contatti tra l'industria moderna e l'agricoltura patriarcale, come cioè i bolscevichi riescano a suscitare, nell'interesse degli uni e degli altri, l'unità tra i contadini e gli operai. E descrive come avvenga, in regime comunista, l'accumulamento del capitale (necessario per il progresso economico) che, essendo amministrato dal Soviet, dal potere dello Stato, e non da privati individui, dimostra una possibilità di sviluppo sociale nella rivoluzione russa, che sfugge completamente al Mondolfo, come al grammatico sfugge sempre l'anima della poesia.
      Il Mondolfo ha rimproverato ai tedeschi la schiavitú dello spirito. Ahimè, quanti papi infallibili tiranneggiano la coscienza degli uomini liberi e inaridiscono in loro ogni sorgente di umanità.
      L'internazionale comunista(64)
     
      L'Internazionale comunista è nata e si sviluppa dalle rivoluzioni proletarie e con le rivoluzioni proletarie.


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Scritti politici
Prima parte
di Antonio Gramsci
pagine 279

   





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