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      Lo Stato nazionale è un organo di concorrenza : sparirà quando la concorrenza sarà soppressa e un nuovo costume economico sarà stato suscitato attraverso le esperienze concrete degli Stati socialisti.
      La dittatura del proletariato è ancora uno Stato nazionale e uno Stato di classe. I termini della concorrenza e della lotta di classe sono spostati, ma la concorrenza e le classi sussistono. La dittatura del proletariato deve risolvere gli stessi problemi dello Stato borghese: di difesa esterna ed interna. Queste sono le condizioni reali obbiettive con le quali dobbiamo fare i conti: ragionare e operare come esistesse già l'Internazionale comunista, come fosse già superato il periodo della lotta tra Stati socialisti e Stati borghesi, della concorrenza spietata tra le economie nazionali comuniste e quelle capitalistiche, sarebbe un errore disastroso per la rivoluzione proletaria.
      La società umana subisce un processo rapidissimo di decomposizione coordinato al processo dissolutivo dello Stato borghese. Le condizioni reali obbiettive in cui si eserciterà la dittatura proletaria saranno condizioni di un tremendo disordine, di una spaventosa indisciplina. Si rende necessaria la organizzazione di uno Stato socialista saldissimo, che arresti quanto prima la dissoluzione e l'indisciplina, che ridía una forma concreta al corpo sociale, che difenda la rivoluzione dalle aggressioni esterne e dalle ribellioni interne.
      La dittatura proletaria deve, per le sue necessità di vita e di sviluppo, assumere un carattere accentuato militare.


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Scritti politici
Prima parte
di Antonio Gramsci
pagine 279

   





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