Pagina (46/334)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Assunta una forma, diventate una potenza reale, queste folle si saldano con le masse socialiste consapevoli, ne diventano la continuazione normale. Ciò che sarebbe stato impossibile per gli individui, diventa possibile per le vaste formazioni. Diventati società, acquistata coscienza della loro forza reale, questi individui comprenderanno la superiorità del motto socialista: «l’emancipazione del proletariato sarà opera del proletariato stesso», e vorranno far da sé, e svolgeranno da se stessi le proprie forze e non vorranno piú intermediari, non vorranno piú pastori per autorità, ma comprenderanno di muoversi per impulso proprio: diventeranno uomini, nel senso moderno della parola, uomini che attingono nella propria coscienza i princípi della propria azione, uomini che spezzano gli idoli, che decapitano Dio.
      Perciò non fa paura ai socialisti l’avanzata impetuosa dei popolari, non fa paura il nuovo partito che ai sessanta mila tesserati del Partito socialista contrappone i suoi seicento mila tesserati. I popolari stanno ai socialisti come Kerenski a Lenin; la XXV legislatura del Parlamento italiano vedrà la disfatta delle rapide formazioni politiche basate sulla impulsiva fame di potere dei contadini, come la vide la Costituzione della Repubblica democratica russa.
     
     
      Il primo passo(11)
     
     
      - Avete «valorizzato» i crumiri, avete dato lo stesso potere agli organizzati e ai disorganizzati...
      - I commissari di reparto hanno iniziato nelle officine un’opera di «repulisti» che non sarà senza risultati decisivi nella creazione di un nuovo costume operaio, nella creazione di una piú stretta solidarietà tra i lavoratori; i commissari di reparto controllano tutta la massa d’officina; non è piú possibile nessun imboscamento per i miserabili che negano le quote di solidarietà negli scioperi, per i traditori della classe che seminano lo sconforto nella massa, che fanno propaganda antiproletaria, che, nei momenti di maggior tensione, cercano spezzare la compagine operaia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti politici
Seconda parte
di Antonio Gramsci
pagine 334

   





Dio Partito Kerenski Lenin Parlamento Costituzione Repubblica