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      Le elezioni(15)
     
     
      I risultati della lotta elettorale non modificano solo radicalmente i rapporti di forza politica (demagogica) tra il Partito socialista, il partito degli operai e contadini, e i vari partiti delle casseforti; essi modificheranno indubbiamente anche i rapporti di forza tra le istituzioni in cui si incarna la lotta di classe, in cui si incarna oggi il processo di sviluppo della rivoluzione proletaria. Questo aspetto del problema politico nel momento attuale deve specialmente attrarre l’attenzione degli operai d’avanguardia, dei rivoluzionari piú consapevoli e responsabili. Il problema essenziale della rivoluzione è problema di rapporti di forza tra istituzioni: ma prima che tra istituzioni proletarie e istituzioni borghesi, è problema di forza tra le varie istituzioni stesse del proletariato.
      Il costituirsi di un gruppo di centocinquanta deputati socialisti incomincia con lo spostare dai sindacati al Parlamento l’azione di resistenza delle masse operaie e contadine. I sindacati ne vengono svalutati come strumento della lotta di classe, e quindi perderanno una gran parte del loro prestigio e della loro forza d’attrazione. Se gli operai d’avanguardia non resisteranno a questo reagente dissolutore, uno degli strumenti tecnicamente piú importanti della rivoluzione comunista sarà spezzato. Potrà invece avvenire una sopravvalutazione degli uomini che oggi dirigono i sindacati, le federazioni, la Confederazione del lavoro, le cooperative, per la costituzione di Consigli nazionali, o parlamenti del lavoro, o commissioni tecniche ecc. ecc.


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Scritti politici
Seconda parte
di Antonio Gramsci
pagine 334

   





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