Pagina (98/334)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Due scioperi, che potevano essere micidiali per lo Stato, si sono svolti e lasceranno lunghi strascichi di recriminazioni e di aggressioni polemiche da parte degli anarchici, senza che il Parti
      to avesse una parola da dire, un metodo da affermare che non sia quello vieto e logoro della piú vieta e logora II Internazionale: il distinguo tra sciopero economico e sciopero politico. E cosí, mentre lo Stato subiva una crisi acutissima, mentre la borghesia armata e piena di odio avrebbe potuto iniziare un’offensiva contro la classe operaia, mentre si profilava il colpo di mano militarista, i centri rivoluzionari operai furono lasciati in balía di se stessi, senza parola d’ordine generale; la classe operaia si trovò rinchiusa e imprigionata in un sistema di compartimenti stagni, smarrita, disillusa, esposta a tutte le tentazioni anarcoidi.
      Siamo noi scoraggiati e demoralizzati? No, ma è necessario dire la verità nuda e cruda, è necessario rivelare una situazione che può, che deve essere mutata. Il Partito socialista deve rinnovarsi, se non vuole essere travolto e stritolato dagli avvenimenti incalzanti; deve rinnovarsi, perché la sua disfatta significherebbe la disfatta della rivoluzione. Il Partito socialista deve essere sul serio una sezione della III Internazionale, e deve incominciare con attuarne le tesi nel suo seno, nel seno della compagine degli operai organizzati. Le masse organizzate devono diventare padrone dei loro organismi di lotta, devono «organizzarsi in classe dirigente» prima di tutto nei loro propri istituti, devono fondersi col Partito socialista.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti politici
Seconda parte
di Antonio Gramsci
pagine 334

   





Stato Parti II Internazionale Stato Partito Partito III Internazionale Partito