Pagina (104/334)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Su questi interessi il Partito socialista basa la sua azione reale, sugli interessi di chi non ha proprietà e di chi è matematicamente sicuro che non potrà diventare mai proprietario. La classe lavoratrice non è solo di operai industriali; ma tutta la classe lavoratrice è destinata a diventare come il proletariato di fabbrica, a diventare una classe che non ha proprietà e che è matematicamente certa di non arrivare mai a possedere; perciò il Partito socialista si rivolge a tutta la classe lavoratrice, agli impiegati, ai contadini poveri, ai piccoli proprietari, e volgarizza la sua dottrina, la dottrina marxista, e dimostra come tutto il popolo dei lavoratori, manuali e intellettuali, sarà ridotto nelle condizioni della classe operaia, come tutte le illusioni democratiche sulla possibilità che ognuno diventi proprietario siano appunto illusioni, puerilità e sogni piccolo-borghesi.
      Il Partito liberale, il partito degli industriali, il partito della concorrenza economica, è il partito tipico della società capitalista, è il partito di governo della classe capitalista: attraverso la concorrenza esso tende a industrializzare tutto il lavoro organizzato della società, esso tende a ridurre tutta la classe proprietaria al tipo del suo cliente economico, l’industriale capitalista.
      Il Partito comunista, il partito dei proletari, il partito dell’economia socializzata e internazionalizzata, è il partito tipico della società proletaria, è il partito di governo della classe operaia: attraverso un Consiglio centrale di economia nazionale, che coordina e unifica le iniziative di produzione, esso tende a socializzare tutto il lavoro che i capitalisti hanno industrializzato e tende a industrializzare socialisticamente tutte le altre zone di lavoro non ancora assorbite dall’industrialismo capitalistico: esso tende a ridurre tutti gli uomini in società al tipo del proletario, ma del proletario emancipato e rigenerato, del proletario che non possiede privatamente la ricchezza, ma amministra la ricchezza comune e ne trae quel godimento e quella sicurezza di vita che gli spettano per il lavoro dato alla produzione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti politici
Seconda parte
di Antonio Gramsci
pagine 334

   





Partito Partito Partito Partito Consiglio