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      Coordinare volontà e azioni(41)
     
     
      Anche dopo la costituzione della frazione comunista, che ha la missione storica, quando sarà chiamata partito, di organizzare le energie rivoluzionarie capaci di condurre alla vittoria la classe operaia italiana e di fondare lo Stato operaio, non è finito il còmpito specifico della nostra rassegna e dei gruppi di compagni che ne seguono l’attività con attenzione e simpatia. Crediamo anzi che proprio da oggi incominci la parte piú difficile e piú importante dell’opera che noi dobbiamo svolgere.
      Non dobbiamo farci illusioni. Le condizioni di confusione, di rozzezza spirituale, di incapacità politica, di assenza di ogni preparazione amministrativa in cui si trova il movimento operaio italiano, non possono essere mutate per il semplice fatto che si costituisce un partito politico. Se noi ci presentiamo il problema dello Stato operaio nei suoi termini immediati, crudamente materiali: - È necessario in tutte le funzioni vitali e dinamiche della vita nazionale organizzata nello Stato, al personale borghese sostituire un personale comunista; se noi ci proponiamo la quistione: - Ha la classe operaia italiana, tra gli uomini suoi di fiducia, tra gli uomini che le dànno assoluta garanzia di lealtà e di disinteresse, la possibilità di trovar modo di costituire un’organizzazione militare che guidi alla vittoria la milizia rossa, un’organizzazione economica che riesca, nelle atroci condizioni in cui la guerra imperialista ha piombato il nostro paese, a far vivere la popolazione, un’organizzazione industriale che faccia funzionare le fabbriche, un’organizzazione giudiziaria che dia giustizia e non soprusi, un’organizzazione burocratica che amministri e non provochi marasma e non si renda odiosa con i favoritismi e con l’indifferenza per gli interessi popolari?


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Scritti politici
Seconda parte
di Antonio Gramsci
pagine 334

   





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