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      Se il popolo non sta in guardia, permanentemente, se esso si lascia disarmare, se esso si lascia illudere dalle promesse di chi mai ha mantenuto una promessa [...]. Questa che attraversiamo è veramente l’ora della collera popolare; guai a quei partiti politici che non sapranno prendere una decisione, che dall’esperienza storica degli altri paesi non sapranno trarre un indirizzo alla propria azione.
      Il Partito comunista è al suo posto: esso sta diventando il partito piú popolare d’Italia, per il valore dei suoi inscritti che si pongono a capo delle popolazioni insorte e le guidano alla liberazione e alla pace. Le popolazioni vanno convincendosi che il Partito comunista è oggi l’unico partito che voglia l’ordine e la tranquillità e che possa assicurare questi due beni inestimabili alla società degli uomini. Le popolazioni vanno facendo la loro esperienza diffusa e profonda sul valore della democrazia parlamentare e della legislazione borghese, incapaci a dare pane, pace, sicurezza delle persone e del domicilio alle masse, e insorgono e si unificano nelle città e nei villaggi. I giornali borghesi, in quanto vedono comunisti dappertutto, hanno un’intuizione precisa della realtà italiana: in Italia ogni insurrezione di popolo si orienta rapidamente verso il Partito comunista, in Italia la rivoluzione comunista sarà il movimento piú popolare e piú profondo che mai si sia verificato nella storia del nostro paese.
     
     
      Colpo di Stato(68)
     
     
      Gli Stenterelli della Confederazione generale del lavoro sono permanentemente in vena di allegria.


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Scritti politici
Seconda parte
di Antonio Gramsci
pagine 334

   





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