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      Ora di questa circostanza tentano approfittare tutti i nemici della repubblica operaia, per schiantarla definitivamente. Gli Stati ed i governi assassini, che hanno contribuito con il blocco ad aggravare le condizioni economiche della Russia proletaria, sono lieti che anche la carestia sia venuta in loro aiuto e meditano come devono servirsene contro la Repubblica dei Soviet.
      L’aiuto che i fratelli russi chiedono agli operai di tutto il mondo non potrà essere fornito senza vincere prima gravi difficoltà. Le borghesie di tutti i paesi non permetteranno l’invio di viveri alla Russia affamata che ad un patto, e cioè che questo serva a schiacciare il governo degli operai e contadini. Tutti gli ostacoli saranno sollevati contro la Russia, perché essa perisca. L’umanitarismo e la filantropia dei governi borghesi non sono che maschere, sotto le quali si nasconde la vera loro essenza. I lavoratori attraversano oggi ovunque momenti critici. Anch’essi sono alle prese con la fame e la miseria. Ma essi daranno. I lavoratori conoscono che cosa è sacrifizio. Poveri, essi sapranno dividere il loro pane coi fratelli russi.
      Ma non basta organizzare la solidarietà degli operai con la Russia. Raccogliere viveri e denari è il meno che si possa fare per la Russia. Occorre poi assicurare che i viveri possano giungere ai paesi affamati. Perché questo sia possibile, occorre impedire che contro la Russia dei Soviet si preparino e si organizzino nuove spedizioni. La Russia ha bisogno di dedicarsi con tranquillità a risanare i mali del suo flagello.


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Scritti politici
Seconda parte
di Antonio Gramsci
pagine 334

   





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