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      Questa sicurezza può e dev’essere garantita ad essa solo dal proletariato rivoluzionario di tutto il mondo.
      Nessuna nuova aggressione alla Russia operaia; nessun ostacolo all’aiuto che i lavoratori di tutti i paesi si preparano a dare ai loro fratelli russi con spirito di abnegazione e sacrifizio. Il proletariato rivoluzionario di tutto il mondo ha il compito d’impedire che i nemici della Repubblica dei Soviet facciano morire migliaia di bambini e di operai, per la loro avversione al comunismo. Il proletariato rivoluzionario nulla deve risparmiare per adempiere questo compito. Sia esso vigile e pronto in questa ora di grave cimento per la prima repubblica operaia e per il superiore interesse della rivoluzione mondiale.
     
     
      Problemi morali e lotta di classe(70)
     
     
      Il trattato di pace fra fascisti e socialisti porta la firma anche della Confederazione generale del lavoro. Questo atto del massimo organismo sindacale è perfettamente giustificabile colla tattica che i labour leaders italiani seguono da anni, verso la realizzazione del loro ideale politico: uno Stato «democratico» basato sul principio della rappresentanza parlamentare di classe e di categoria e sull’accentramento di tutte le attività economiche nella burocrazia statale-sindacale. Pietre miliari di questo percorso, la partecipazione alla mobilitazione industriale del periodo di guerra, l’adesione alla commissionissima, le proposte di Costituente all’indomani della guerra, i progetti per il Parlamento del lavoro e la trasformazione del Senato colla rappresentanza professionale, la svalutazione delle Camere del lavoro e l’accentramento laburista nella segreteria confederale, la trasformazione dei sindacati sul principio delle gilde, il controllo statale-sindacale nell’industria, la permanenza nell’Internazionale di Amsterdam e conseguente collaborazione coll’Ufficio internazionale del lavoro della Lega delle Nazioni, ecc.


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Scritti politici
Seconda parte
di Antonio Gramsci
pagine 334

   





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