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      Conosciamo per esperienza il valore di queste argomentazioni.
      Anzitutto un chiarimento sul significato della proposizione che i comunisti attendono tutto dalla classe operaia. Certo č cosķ. Solo la classe operaia possiede la forza e la capacitą di guidare la lotta contro il fascismo. Questo non esclude che la classe operaia debba utilizzare tutte le incrinature che si manifestano nel muro avversario e che nella lotta contro la dittatura armata del capitalismo possa e debba trovare degli alleati. Gli operai russi, nel fare la rivoluzione e nel difenderla dagli assalti capitalistici, si sono alleati ai contadini e di questa alleanza hanno fatto la base del potere soviettista.
      La politica estera della classe operaia russa, organizzata in classe dominante, verso gli Stati capitalistici nemici č tutta rivolta a sfruttarne gli antagonismi e le diverse contraddizioni interne a favore della rivoluzione mondiale.
      Il nostro «classismo... di marca fascista», come pretende la Giustizia, si basa sull'esperienza di un grande Stato proletario diretto per la prima volta nella storia dalla classe operaia, com'č l'esempio della Russia soviettista, dove tutti sanno gl'immensi privilegi di cui gode il capitalismo. Ammettere dunque che la classe operaia deve utilizzare tutte le incrinature che si appalesano nella muraglia avversaria e non rifiutare alcun alleato per rovesciarla vuol dire anzitutto riconoscere due fatti: che bisogna rovesciare questa muraglia e che per rovesciarla č necessario la direzione della lotta l'abbia la classe operaia.


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Scritti politici
Terza parte
di Antonio Gramsci
pagine 415

   





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